Ceramica
Homepage > Il museo > Manufatti > CeramicaCiottoli a composizione micacea interpretati come idolos plaça, intendendo con questa definizione dei manufatti portatori di un significato rituale non intelliggibile con i moderni parametri culturali. Trovano confronti in ritrovamenti in aree funerarie collettive di area iberica
Frammento di placca semicircolare forata alle estremità con decorazione a motivi graffiti su entrambe le facce: zig zag e motivi geometrici sovrapposti in modo incoerente.
Ciotola a fondo convesso e bassa carena tipica dello Chasseano definito classico
Particolarmente numerosi sono i frammenti di ceramica riferibili a culture del Neolitico finale e della prima età del Rame della Svizzera occindentale a testimonianza di una continuità insediativa e di un'espansione dell'abitato in questa fase cronologica: questi tipi ceramici vedono vasi profondi con una serie di bugne applicate su o in prossimità dell'orlo per facilitarne la presa. Mancano completamente di prese ed anse.
Prese orizzontali multiforate verticalmente riferibili a vasi atte al passaggio di fibre vegetali e alla sospensione dei vasi al soffitto interno dell'abitazione.
Vaso profondo a profilo cilindrico e fondo convesso decorato in prossimità dell'orlo con bugne applicate alternate a brevi listelli verticali, tipico della cultura elvetica occidentale definita di Cortaillod.
La ceramica è l'elemento che caratterizza il fenomeno campaniforme. L'estrema frammentarietà dei materiali campaniformi non consente la ricostruzione del profilo dei vasi. La decorazione di tipo campaniforme è presente soprattutto sui tipici bicchieri e su scodelle emisferiche, ottenute sempre con un buon impasto. La decorazione copre solitamente tutta la superficie del vaso ed è costituita da fasce decorate alternate a fasce non decorate.
Le pintadere sono cilindri forati in argilla con una decorazione varia proprie della Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata, insediata in Italia settentrionale nel V millennio a. C. (Neolitico medio). Le pintadere erano probabilmente utilizzate per decorare tessuti e realizzare tatuaggi corporali.
Particolarmente rilevante risulta il frammento di bicchiere globoso con una decorazione realizzata a graffito che rappresenta un volto umano estremamente semplificato: si riconoscono gli occhi realizzati con un'unica linea continua, l'indicazione delle sopracciglia e un motivo a zig zag multiplo che si sviluppa al di sopra. Il gusto di suggerire la rappresentazione della figura umana geometricamente semplificata a graffito sembrerebbe assimilabile alla corrente culturale di aspetto iberico degli idolos placa, con particolare riferimento alle placchette in scisto rinvenute in strutture megalitiche a scopo funerario in Portogallo. Indipendentemente dal tipo di supporto utilizzato (placchette in scisto, ciottoli, ceramica) è possibile ipotizzare che le elaborazioni delle più antiche raffigurazioni antropomorfe che vedono una caratterizzazione del volto siano riconducibili ad un ambito mediterraneo, come si evince anche dall'analisi del repertorio ceramico di Chiomonte attribuibile all'età del Rame.